I Sumeri e Ninkasi…la Dea della Birra

Damerow uno storico del Max Plank Institute in Germania ha pubblicato recentemente il significato di una tavoletta Sumera rinvenuta in Turchia, conosciuta come l’Inno a Ninkasi, la Dea della birra, che contiene la prima ricetta della bevanda. A quanto pare gli antichi sumeri seguivano un procedimento un po’ rude ma efficace: inzuppavano dei cereali nell’acqua di una pozza fino a che il seme non iniziava a germogliare, poi favevano seccare il composto al sole, lo arrostivano e ottenevano il malto che veniva ricoperto nel terreno, dove era lasciato a fermentare all’interno di raccoglitori di birra. Sebbene la scrittura cuneiforme non sia semplice da decifrare è certo che 6000 anni fa gli uomini producessero della birra, l’unico interrogativo rimasto è: la birra era alcolica? Considerando che tante antiche ricette sono andate perdute mentre questa viene trasmessa di generazione in generazione da millenni è probabile che oltre il sapore e i valori nutritivi ci fosse dell’altro.

Fonte: Smithsonianmag.com

La prima ricetta della storia si trova su una tavoletta d’ argilla appartenuta al popolo Sumero all’incirca attorno il 4000 a.C. in cui parafrasando “l’Inno alla dea Ninkasi”, la dea dell’ agricoltura, si trova una vera e propria ricetta per la produzione della birra: Si evince che la preparazione della birra si faceva tramite la cottura di pagnotte di cereali (bappir), quali orzo e spelta, in forni di terra. Successivamente venivano sbriciolati e vi si incorporava acqua e in alcuni casi miele o succo di datteri, per aumentare gli zuccheri e aspettando la fermentazione che avveniva in maniera spontanea, attraverso i lieviti presenti nell’aria. Si inizia inoltre in questo periodo a creare tipi differenti di birra, questo avviene sia mescolando differenti cereali quali orzo, spelta, farro, grano saraceno, sia cuocendo più o meno le pagnotte, infatti più erano cotte più il colore della birra risultava scuro.

Ninkasi matrona della birra

Libera elaborazione di Tullio Navarra